quarta-feira, maio 21, 2008

L'altra faccia dei Giochi


L'altra faccia dei Giochi"Pechino quanti ci costi"

L'avventura a cinque cerchi di agosto non è per tutti un affare. Tianna Madison, ex campionessa del mondo di salto in lungo, raccoglie fondi per la trasferta. La famiglia Mocco, con due figli in gara nella lotta e nel judo, non sa come fare

MILANO, 21 maggio 2008 - Sognare costa. L'Olimpiade è l'obiettivo massimo per tutti gli sportivi del mondo, ma la medaglia ha sempre il suo rovescio. Non quella che eventualmente verrà messa sul podio ai primi tre classificati; piuttosto, i problemi logistici di chi deve andare a Pechino senza l'appoggio degli sponsor, e può contare solo sui propri (modesti) fondi. Come molti ragazzi impegnati nelle discipline minori.
STEVE E KATIE MOCCO - E' il caso della famiglia Mocco, che ai Giochi vedrà gareggiare due dei loro figli: Steve nella lotta libera e Katie nel judo. Teoricamente. Già, perché i soldi in casa scarseggiano; e non bastano i contributi economici da parte delle federazioni. Tra aerei e soggiorno in hotel per almeno due settimane l'esborso viaggia dai 5mila ai 10mila dollari. Tantissimi, in un periodo di crisi come è questo, negli Stati Uniti. A cui vanno aggiunti altri soldi, nel caso in cui i genitori volessero andare ad assistere alle gare dei figli. "Quando ho saputo di queste cifre mi è quasi venuto un colpo" ha ammesso papà Joe Mocco al New York Times.
CREATIVITA' - Ci sarà, è vero, un centro ospitalità, a Pechino, per tutti gli atleti. Ma senza sponsor alle spalle bisognerà tirare, e molto, la cinghia. Oppure arrangiarsi nella maniera migliore possibile. O quantomeno più creativa. Persino l'ex campionessa del mondo nel salto in lungo, Tianna Madison, ha bisogno di qualche aiuto economico per poter andare ai Giochi senza fare la fame. Per questo motivo ha aperto un sito ("Madison 2 Olympics") in cui raccoglie fondi. In cambio Tianna offrirà, a seconda delle donazioni, autografi, foto e addirittura le scarpe con cui ha trionfato tre anni fa a Helsinki, o la bandiera che ha portato sulle spalle durante il giro d'onore. Un sogno costa, è vero; ma forse basta poco per trasformarlo in realtà.
Alessandro Ruta
FONTE (photo include): La Gazzetta dello Sport - Italy

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