terça-feira, janeiro 22, 2008

Canfield e 'Le opere perdute' di Mutis



Canfield e 'Le opere perdute' di Mutis


Giovedì 24 gennaio l'autrice uruguaiana leggerà i versi inediti dello scrittore e poeta colombiano. A mentelocale, piano ammezzato
di Tina Cosmai GENOVA, 21 GENNAIO 2008


Appuntamento speciale a Genovainedita con le poesie di Alvaro Mutis, tradotte da Martha Canfield.


Giovedì 24 gennaio alle ore 18.00, primo piano mentelocale, Palazzo Ducale, Martha Canfield leggerà i versi inediti dello scrittore e poeta colombiano. Versi che saranno pubblicati tra qualche mese per le Edizioni Ponte Sisto di Roma nella collana Doppiofondo, esclusivamente dedicata alla poesia ispanoamericana. Il titolo del libro è Los Trabajos perdidos (Le opere perdute).


Martha Canfield è nata da madre italiana e padre di origine inglese a Montevideo nel 1949 ed ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza in Sudamerica, prima in Uruguay e dopo in Colombia. Dal 1977 vive a Firenze, dove attualmente è professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Scrive in spagnolo e in italiano e traduce in entrambe le lingue.È autrice di quattro raccolte di versi in spagnolo: Anunciaciones (1977), El viaje de Orfeo (1990), Caza de altura (1994) e Orillas como mares (2004), e di quattro in italiano: mar/mare (1985, versione bilingue), Nero cuore dell'alba (1998), Capriccio di un colore (2004) e Per abissi d'amore (2006).


Ha pubblicato diversi volumi di saggi e monografie su autori ispanoamericani, fra i quali: García Márquez, César Vallejo, Jorge Luis Borges, Julio Cortázar, Octavio Paz. Ha scritto due capitoli per la Storia della civiltà letteraria ispanoamericana (UTET, 2000). Ha curato in italiano le singole opere poetiche di numerosi autori (Carlos German Belli, Idea Vilariño, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis e Mario Benedetti, Márgara Russotto); l'antologia di narrativa Donne allo specchio. Racconti ispanoamericani fra Ottocento e Novecento (Le Lettere, Firenze, 1997) e due antologie di poesia, Voces y luces. Poesia ispanoamericana attuale (Olivares, Milano, 1998) e per la serie Poesia Straniera de La Biblioteca di Repubblica, Poesia spagnola e ispanoa-mericana (2004).


L'attività bilinguistica si condensa nelle traduzioni, anche dall'italiano in spagnolo. Autori italiani da lei tradotti, tra i quali Pasolini (Poesia in forma di rosa, Pequeña Venecia, Caracas, 1992), Edoardo Sanguineti (Minitarjetas, Ed. Luis Angel Parra, Bogotá, 1996), Valerio Magrelli (Poemas escogidos, Angria, Caracas, 1998), Gesualdo Bufalino (El Güerrín Mezquino, Norma, Bogotá, 1998). Ha organizzato la sezione latinoamericana del Festival Romapoesia nell'ottobre del 1998, e tre incontri internazionali di Ca' Foscari-Poesia nel novembre 1998, maggio 2000 e maggio 2002.


Da dieci anni è consulente italiana del Festival Internazionale di Poesia di Medellín. È co-fondatrice e membro della giuria del Premio Internazionale di Poesia Pier Paolo Pasolini (), che ha come presidente Dacia Maraini.


È stata vicepresidente dell'Associazione Ispanisti Italiani (AISPI) ed è membro corrispondente della Academia de Letras dell'Uruguay. Collabora con molte riviste nazionali e internazionali, in particolare con le fiorentine Semicerchio. Rivista di Poesia Comparata, dove cura la sezione di Poesia in lingua spagnola e portoghese, e Collettivo R (rivista dedicata al mondo latinoamericano). Dirige la collana Latinoamericana, della Casa Editrice Le Lettere di Firenze, dedicata ad autori latinoamericani di poesia, narrativa e saggistica. Ha fondato a Firenze il Centro Studi Jorge Eielson, per la diffusione della cultura latinoamericana en Italia, del quale è presidente, mentre il Comitato Scientifico è diretto da Mario Vargas Llosa.


Anticipiamo, nella versione spagnola e italiana, una poesia di Mutis tradotta dalla Canfield, dal titolo 'Nocturno':


Esta noche ha vuelto la lluvia sobre los cafetales.
Sobre las hojas de plátano,
sobre las altas ramas de los cámbulos,
ha vuelto a llover esta noche un agua persistente y vastísima
que crece las acequias y comienza a henchir los ríos
que gimen con su nocturna carga de lodos vegetales.
La lluvia sobre el cinc de los tejados
canta su presencia y me aleja del sueño
hasta dejarme en un crecer de las aguas sin sosiego,
en la noche fresquísima que chorrea
por entre la bóveda de los cafetos
y escurre por el enfermo tronco de los balsos gigantes.
Ahora, de repente, en mitad de la noche
ha regresado la lluvia sobre los cafetales
y entre el vocerío vegetal de las aguas
me llega la intacta materia de otros días
salvada del ajeno trabajo de los años.

Notturno


È tornata la pioggia questa notte a bagnare le piante di caffè
le grandi foglie del bananeto,
gli alti rami del cámbulo.
Ancora questa notte è caduta un'acqua vasta e persistente
che ingrossa i canali e fa crescere i fiumi
gementi sotto il notturno carico di limo vegetale.
La pioggia sopra lo zinco dei tetti
canta la propria presenza e mi allontana dal sonno
per lasciarmi sul crescere delle acque inarrestabili,
nella notte freschissima che scivola
sotto la volta vegetale della piantagione
e s'insinua nei tronchi malati degli alberi giganteschi.
Adesso, improvvisamente, in piena notte
è tornata la pioggia sulle piante di caffèe
in mezzo al vocìo vegetale delle acque
m'arriva intatta la materia dei giorni passati
libera dallo straniante lavorio degli anni.
Nella foto: Canfield e Mutis
FONTE (photo include): mentelocale.it - Genova,Liguria,Italy
http://www.mentelocale.it/

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