quinta-feira, maio 15, 2008

"JUDO" NON SOLO SPORT


Sport "JUDO" NON SOLO SPORT
Secondo anno consecutivo all’Istituto comprensivo di Giano dell’Umbria – plesso di Bastardo. (Photogallery)

Area Vasta - 14/05/2008 17:28

L’A. P. Yamashita Judo Club di Giano dell’Umbria dopo gli sforzi organizzativi della 16 edizione del trofeo internazionale Giovanile città di Giano dell’Umbria svoltisi nel marzo scorso ha riproposto il progetto "JUDO" Non Solo Sport ...... presso l’Istituto comprensivo di Giano dell’Umbria, plesso di Bastardo. La volontà di promuovere nella scuola i principi ed i valori educativi di cui il judo è portatore è stimolata, dice il Lamberto Parmegiano Palmieri (nella foto), dalla convinzione che essi sono un valido complemento, una importante integrazione dei valori educativi della scuola e dei programmi ministeriali. La scuola da sempre, ma ancor più di oggi è l’agenzia educativa dove per primo possono transitare e radicare i valori della pratica sportiva, il rispetto per se stessi, per gli altri, per le regole sociali. Certamente l’obiettivo ultimo dell’A:P:D. Yamashita di Giano è quello di avvicinare più ragazzi possibile a questa disciplina olimpica ed alla sana attività psico-fisica che la contraddistingue. .
L’attività iniziata il 1 marzo 2008 con le classi: prime seconde e terze delle sezioni A e B si svolgono nelle giornate del sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00 fino al 7 giugno ultimo giorno di scuola. Proprio nell’ultima giornata il progetto si concluderà con una dimostrazione pratica dei 200 scolari che stanno vivendo questa iniziativa.
Un impegno, dice il presidente del sodalizio judoistico di Giano Avv. Marco Parmegiano Palmieri, voluto dall’Amministrazione del Comune di Giano dell’Umbria e dal Prof. Giuseppe Sofia Dirigente dell’Istituto scolastico comprensivo di Giano.
Il prof. Sofia fortemente convinto della bontà educativa della proposta, ha invitato il collegio dei docenti ad esaminare attentamente il progetto dello Yamashita e ad aderirvi. Partecipano infatti tutte le dieci classi per circa duecento scolari. L’entusiasmo dimostrato dagli alunni e la partecipazione delle insegnanti sul tatami ha stimolato i tecnici dello Yamashita di Giano a dare il meglio della propria disponibilità per evidenziare come il judo è una disciplina che si adatta perfettamente bene alle necessità educative e di sviluppo psicofisico dello studente di scuola primaria.
Le esperienze ludico-motorie proposte durante il progetto contribuiscono alla conoscenza, quindi alla presa di coscienza da parte dello studente, del proprio schema corporeo inteso nella sua globalità e nella sua segmentarietà. Ciò avviene attraverso proposte di giochi-judo a coppie e di gruppo che aiutano gli alunni a:
1. superare la paura (dove esistente) delle rotazioni e delle cadute all’indietro;
2. superare il pudore verso la conoscenza della diversità dell’altro e verso l’avvicinare e toccare con il proprio corpo sul corpo del compagno;
3. misurarsi con se stessi mitigando l’aggressività o superando la timidezza del confronto con l’altro;
4. migliorare le proprie capacità di attenzione mentale che spesso coincide con l’eccesso di esuberanza motoria;
5. migliorare le proprie capacità relazionali per stare bene con se stessi e con gli altri;
6. considerarsi parte del gruppo mettendo a disposizione di tutti la propria individualità.
Altro elemento che evidenzia il valore educativo del progetto judo non solo sport è “Judo non violenza”, Judo invece elemento di solidarietà e non di pericolo per chi lo pratica.
Un elemento prezioso del processo di formazione e maturazione del ragazzo nel rispetto di una “filiera di valori” che sono: Judo = Disciplina e Tradizione = pratica sportiva nel rispetto delle regole = Rispetto di se e dell’altro = Pratica sportiva per tutti = Sport Olimpico = Filosofia di vita, ma anche tanto altro……. Dice Lamberto Parmegiano Palmieri D.T. della A.P.D. Yamashiata di Giano: “il judo costituisce, “una via” (disciplina) di aggregazione dei giovani, nella quale i valori educativi della pratica sportiva (il judo è uno sport tradizionale) hanno un ruolo non solo per la stessa attività sportiva, ma anche al di fuori di essa, nella vita di tutti i giorni. Sotto l’aspetto motorio/sportivo il judo pur essendo un’attività individuale, si pratica insieme, “insieme per migliorare”, anche se naturalmente l'apprendimento e l'atto creativo, sono strettamente personali. Raggiungere un grado di abilità nel lottare, vuol dire esercitare la capacità di elaborazione di una strategia di azione tenendo conto di tutti i dati dell'esperienza (aspetto cognitivo); scegliere tra le molte, la soluzione più originale ed efficace al momento del confronto (adattabilità); significa aver sviluppato una serie di pre-requisiti sul piano psicomotorio, come la coordinazione dinamica, l'agilità, la destrezza, il senso del ritmo, dello spazio, l'equilibrio statico e dinamico, la velocità la rapidità, etc. Significa inoltre aver sviluppato anche tutte le capacità condizionali, come risultato di un armonico sviluppo morfo-fisiologico che la pratica di questa disciplina promuove. Sul piano della socializzazione il judo, basandosi su un contatto stretto tra i praticanti, fornisce la possibilità di reciproca conoscenza e coscienza della diversità dell'altro e il rispetto dell'altro nonché la consapevolezza che da soli non si arriva a molto, ma per progredire occorre essere insieme. Sotto l'aspetto emotivo - affettivo, grazie al contatto con l'altro, si vincono molti complessi nei confronti del prossimo e molte incertezze e tensioni dovute a problemi educativi, ambientali e psicologici di vario tipo. Da quanto espresso sinteticamente è possibile comprendere che il bambino di 6/10 anni , possa trovare in relazione alle diverse tappe di sviluppo che vive, occasioni di crescita e quindi esperienze educative, dove per educazione si intende il risultato finale di un processo, cioè: aggregazione con gli altri, (riscoperta dei valori dell'amicizia) e, socializzazione con gli altri attraverso i veri valori dello sport. Il confronto con i coetanei, educando la componente agonistica competitiva che appartiene ad ogni giovane, può essere orientato dall'Insegnate tecnico a strumento di crescita e di maturazione personale, oltre che ad un maggiore rispetto degli altri.Una delle principali peculiarità del judo è la presenza della materassina (Tatami) un’attrezzatura che permette alcune esperienze motorie esclusive come il cadere lo strisciare e il rotolare. La presenza di questa superficie di lavoro inoltre, infondendo sicurezza predispone gli allievi nelle condizioni psicologiche ottimali per determinati tipi di apprendimenti.Il progetto "JUDO" Non Solo Sport ...... prevede la somministrazione di un questionario anonimo allo scopo di realizzare una valutazione dell’indice di gradimento delle proposte motorie.
FONTE (PHOO INCLUDE): tuttoggi.info - Spoleto,Umbria,Italy

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